Abbiamo già parlato dell’importanza che riveste un logo efficace per un’azienda. Il logo non è un semplice disegno, è molto di più: un logo efficace riesce a dire molto dell’azienda, a comunicarne i valori e molto spesso è fondamentale per dare forza e identità al marchio.
Ma cosa dire in merito al restyling di un logo aziendale? In alcuni casi, infatti, un logo già esistente ha bisogno di un cambio look, piccolo o grande. Dunque, oggi parliamo di questo: quando e perché modificare un logo esistente?
Indice
- Cosa si intende per restyling di un logo aziendale?
- In un mondo in continuo movimento, un logo deve essere dinamico
- Cosa sapere prima di fare il restyling di un logo
- Diverse possibili modifiche
- Conclusioni
Cosa si intende per restyling di un logo aziendale?
Partiamo dalle basi: cosa si intende per restyling di un logo? Per restyling di un logo si intende la revisione di un logo, a volte per semplificarlo, per migliorarne i caratteri, gli elementi grafici, spesso per renderlo più moderno e al passo con i tempi. È abbastanza evidente che se un logo risale agli anni Ottanta, non può comunicare efficacemente nel 2020.
Ma, a parte lo scorrere del tempo, le motivazioni per cui un’azienda vuole rivedere il suo logo possono essere molte e possono andare di pari passo con una riorganizzazione aziendale o con un restyling del sito Internet o con qualcosa di più profondo.
Per esempio, Instagram, nato nel 2016, ha modificato il suo logo ben 4 volte in pochi anni. L’ultima modifica ha destato qualche perplessità negli utenti, perché il cambio è stato repentino: eppure, secondo il sito americano Convince&Convert la motivazione è sottile e ha a che fare con trucchi di neuroscienza per attirare le menti in maniera subconscia.
In un mondo in continuo movimento, un logo deve essere dinamico
Dunque, se in alcune occasioni il logo nasce perfetto al primo colpo, nella maggior parte dei casi ha la necessità di essere ottimizzato e aggiustato per stare al passo con i cambiamenti aziendali, i trend del momento ecc.
Del resto, il mondo della comunicazione è dinamico e dinamico deve essere anche il logo. Cambiano le mode, gli stili, le tendenze, i gusti, gli atteggiamenti e i rapporti. Cambia anche la nostra immagine e il modo in cui ci interfacciamo agli altri.
Soprattutto nel mondo del web, le trasformazioni sono ancora più veloci e stare dietro a queste evoluzioni costa tanta attenzione e dedizione. Così, indipendentemente dal settore in cui opera, un brand per imporsi deve essere sempre attraente e ispirare fiducia. E tutto questo avviene in un contesto in continuo movimento.
Cosa sapere prima di fare il restyling di un logo
Prima di modificare un logo, è bene sapere che stravolgere un logo aziendale non è mai una buona idea. Il rischio è di danneggiare il brand. Prima di procedere con il restyling, è importante analizzare il vecchio marchio e capire quali sono gli elementi intoccabili e quelli sui quali invece si può lavorare:
Quando abbiamo analizzato le caratteristiche di un logo efficace, la prima è stata quella di identificare l’azienda: “Il logo è come l’abito di una persona o il volto“. Dunque, a parte rarissimi casi, il logo deve essere modificato partendo dalla base che fino a quel momento è stato ciò che gli utenti hanno conosciuto e identificato
Diverse possibili modifiche
Parlare di restyling del logo aziendale significa lavorare su diverse sfaccettature. L’operazione può riguardare una revisione, una modifica o un aggiornamento, ma ogni caso varia a seconda della base di partenza. Per alcuni loghi si rende necessario rivedere diversi di questi punti, mentre per altri servono solo piccole modifiche.
Per esempio, la modifica potrebbe riguardare:
- un nuovo font;
- una nuova palette colori;
- uno stile più moderno;
- un cambio di payoff.
L’aspetto grafico, essenziale, deve però a mio avviso venire dopo un’importante analisi di tutto ciò che gravita attorno a un logo: la storia aziendale, il suo sistema valoriale, la filosofia , i punti di forza e di debolezza, i vantaggi e gli svantaggi dei loghi dei propri concorrenti.
Conclusioni
Insomma, restyling non significa una modifica sulla base del proprio gusto personale: alla base ci deve essere uno studio attento del prima e un’analisi degli obiettivi che si vogliono raggiungere.